STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo Via Roma-Spirito Santo si snoda nella Valle del fiume Crati, alla confluenza di quest'ultimo con il Busento, confluenza che determina la distinzione geografica fra il centro storico, posto in alto fino al colle Pancrazio, e la città moderna sviluppatasi lungo la riva sinistra del Crati. Il nucleo storico, meglio conosciuto come “Cosenza vecchia”, rispecchia gli standard dei tipici centri antichi meridionali, caratterizzato da vicoli, stradine e pendii, lungo i quali si erge un'edificazione fatta da fabbricati minuti e palazzi signorili. La zona nuova è invece un centro dinamico in continua evoluzione proiettata da anni verso la fusione con i comuni dell'area urbana cosentina che darà vita ad una città unica, ponendosi come il nodo centrale di un sistema urbano complesso e policentrico. L’Istituto Comprensivo opera quindi, su un’area urbana e geografica estesa e differentemente stratificata dal punto di vista socio-economico. Esso abbraccia un’area topograficamente non omogenea con dieci plessi scolastici; aggrega sotto il profilo organizzativo e gestionale: la scuola dell’infanzia, la primaria, la secondaria di 1° grado. I plessi sono ubicati parte nel centro storico della città e parte nel più moderno centro cittadino. Nella zona storica sono ubicati collegi, case Famiglia, Istituti religiosi di accoglienza da cui provengono una parte degli alunni frequentanti i vari plessi dell’Istituto; la scuola pertanto interviene oltre che da un punto di vista educativo e pedagogico, anche da un punto di vista socio-affettivo. Una scuola che si apre, quindi, alle problematiche e, mediante una didattica inclusiva, osserva, accoglie, sostiene, monitora. Nella parte moderna della città, su una delle arterie più importanti ( Via R. Misasi, già Via Roma) della stessa, sono ubicate la scuola primaria “Lydia Plastina Pizzuti” e la scuola dell’infanzia “E. Cundari”. Questa zona centrale di Cosenza rappresenta una “sintesi” in cui tradizione e storia si incontrano con i nuovi quartieri di palazzi nuovi e moderni e con i grossi centri commerciali. Con tutta evidenza il contesto socio-economico e culturale in cui opera l’Istituzione scolastica è eterogeneo e nella maggior parte dei casi in evoluzione; esso è cioè costituito da bambini appartenenti a famiglie di diversa estrazione sociale: nel centro storico vi è prevalenza di inoccupati, disoccupati o impiegati nel settore primario; i plessi del centro città sono invece caratterizzati dalla presenza di famiglie che si fondano sia su un sistema industriale di piccole-medie imprese incentrato su produzioni per il mercato locale e nazionale, sia sul terziario che registra un buon numero di impiegati nella pubblica amministrazione, nell'erogazione dei servizi pubblici, in servizi telematici, bancari, assicurativi e consulenze legali. Si registra, inoltre, negli ultimi sei anni, un aumento della popolazione straniera residente per cui l’Istituto rileva la frequenza di alunni di varie nazionalità (cinesi, rom, albanesi, romeni,filippini, ucraini, bulgari,bielorussi, ecuadoregni, ecc.), ai quali sono rivolte azioni mirate basate su una didattica inclusiva, nonché un’accoglienza e un’attenzione particolari con varie forme di intervento, finalizzate anch’esse alla loro piena integrazione nel territorio locale e nazionale.