Inquadrare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo come meccanismi attraverso cui si genera il desiderio di appartenenza a un gruppo, una fenomenologia che li contraddistingue e la scuola ('contenitore' per eccellenza) che può provare a riconoserli per ridurre il rischio: se ne parlerà oggi 5 aprile dalle 16.45 presso il teatro dello Spirito Santo con il giudice Fenzio, il ds Ciglio e il dottor Mazzeo della Polizia Postale. In allegato tutte le info su questo incontro fornativo.
Anche quest’anno ci incontreremo alla Città dei Ragazzi per il “B-Book Festival. Un mondo di arte e letteratura per bambini e ragazzi”. Siamo arrivati alla quinta edizione ed è una bella conquista collettiva, un motivo di bellezza per la nostra città. Quest’anno, appunto, il tema del festival sono le città, raccontate nelle loro tante sfumature. Le città dei libri e dei bambini, per iniziare: le città dove i bambini leggono, dove hanno spazi per giocare, per pensare, per crescere e far fiorire le domande giuste. Ma anche le città invisibili e quelle capovolte. È una delle grandi capacità dei bambini, capovolgere il punto di vista, rovesciare il mondo. Ed è uno dei tanti possibili stili che la narrativa per ragazzi spesso offre: regalare un nuovo sguardo, agli adulti più che ai bambini. Le città sono anche luogo di arrivo e di partenza, hanno sempre a che vedere con i viaggi e le migrazioni.
Nei giorni 6, 7, 8, 9, 10 dunque, la nostra città sarà invasa dai libri. L’evento, che nei giorni 8 9 e 10 aprile sarà completamente dedicato alle scuole, vedrà ospiti diversi scrittori, tra cui Bruno Tognolini, scrittore e poeta, tra i più grandi in Italia, vincitore di due premi Andersen; Nadia Terranova, scrittrice e giornalista che collabora con Repubblica, Internazionale e il Foglio, docente alla Scuola del libro di Roma; Massimo Birattari, redattore, traduttore e consulente editoriale, esperto di scrittura e di grammatica; Guia Risari, scrittrice per diverse case editrici e riviste letterarie; Gianluca Caporaso, autore che si occupa di solidarietà, volontariato e progettazione culturale, conduttore di laboratori di scrittura fantastica; Alessandra Auditore e Francesca Bottone, specializzate in musicoterapia e didattica musicale per la prima infanzia; Marco Dallari, docente di Pedagogia e didattica dell’educazione artistica; Manlio Castagna, scrittore e critico cinematografico, vicedirettore del Giffoni Film Festival; Beniamino Sidoti, esperto di gioco e narrazione, di scrittura creativa e animazione alla lettura; Elisa Mazzoli, scrittrice, premio Nati per Leggere 2018 e collaboratrice della rivista Pimpa; Sergio Olivotti, maestro ed illustratore che ha all’attivo numerosi libri illustrati, mostre e performance; Marisa Vestita, scrittrice ed illustratrice; Zita Dazzi, giornalista di Repubblica e autrice di libri per ragazzi; Cristina Petit, maestra, illustratrice e scrittrice; Gisella Laterza, giornalista e scrittrice di libri e di viaggi; Patrizia Fulciniti, insegnante e scrittrice calabrese ideatrice della Biblioteca Errante; Assunta Morrone, dirigente scolastica e scrittrice; Michele D’Ignazio scrittore e direttore artistico dell’evento, Jole Savino, illustratrice e direttrice artistica del B-book Festival. Nel corso del Festival, oltre agli incontri con gli autori, sarà possibile aderire a diverse attività laboratoriali ed artistiche o ai percorsi formativi rivolti ad insegnanti ed educatori.
In allegato, la locandina e il pieghevole del Festival consultabili per tutti gli appuntamenti.
Una nuova 'sfornata' di certificazioni Cambridge per i nostri ragazzi della scuola primaria di Via Roma e per la scuola secondaria di primo grado dell'istituto. La consegna degli attestati (Starters per i più piccoli e Flyers per i più cresciutelli) in una divertente cerimonia si è svolta nella sala teatro del plesso Pizzuti di via Roma. In allegato, troverete l'elenco dei ragazzi cui è stato riconosciuto il merito dopo aver sostenuto l'esame lo scorso anno. E, nelle foto, i nostri ragazzi che hanno ricevuto il riconoscimento del proprio lavoro durante la cerimonia.
Il 27 gennaio è diventato, dall’istituzione nel 2000 della Giornata della Memoria, una delle date topiche del calendario scolastico. La frenesia del “dover fare”, tuttavia, spesso mette in ombra il “come fare” e si rischia di ripetersi o di banalizzare un messaggio che ai ragazzi potrebbe arrivare in maniera distorta o confusa. Parlare di memoria non è, insomma, semplice. Ma non parlarne sarebbe un ennesimo delitto. Cercando di aggirare i tanti e troppi luoghi comuni che si accompagnano ad una celebrazione di tale portata, il nostro istituto ha deciso di percorrere due strade che riguardano strettamente il nostro territorio. Una memoria che vada dritta ai luoghi e al cuore della Shoah, nel nostro campo di Ferramonti di Tarsia, e una memoria che possa togliere dall'oblio uomini che hanno dato la vita per la causa della libertà contro le barbarie post unitarie.
Il campo di internamento di Ferramonti, nel vicino comune di Tarsia, è stato il principale (in termini di consistenza numerica) tra i numerosi luoghi di internamento voluti dal regime fascista. Il campo fu liberato dagli inglesi nel settembre del 1943, ma molti ex-internati rimasero a Ferramonti anche negli anni successivi e il campo di Ferramonti fu ufficialmente chiuso l'11 dicembre 1945. Dal punto di vista cronologico degli eventi della seconda guerra mondiale, ha dunque due primati: fu in assoluto il primo campo di concentramento per ebrei ad essere liberato e anche l'ultimo ad essere formalmente chiuso. Le classi II e IIID del plesso Campanella (scuola secondaria di I grado) hanno partecipato con grande emozione ed interesse al percorso proposto dai docenti in un luogo che serba anche la peculiarità di non aver avuto vittime di violenze o deportazioni dirette in Germania. Una storia carica di umanità nella disumanità collettiva di quel contesto storico: gli internati potevano ricevere dall'esterno posta e cibo e, all'interno del campo, godettero sempre della libertà di organizzarsi eleggendo propri rappresentanti, di avere un'infermeria con annessa farmacia, una scuola, un asilo, una biblioteca, un teatro e dei propri luoghi di culto (due sinagoghe, una cappella cattolica e un'altra greco-ortodossa). Diverse coppie si formarono e sposarono nel campo. E fu qui che nacquero ben 21 bambini. I nostri ragazzi hanno potuto assistere (come si vede in una delle foto della carrellata) alla cerimonia della donazione di un quadro, da parte di uno degli ospiti di Ferramonti in segno di riconoscenza, alla presenza del sindaco di Tarsia.
L'altra strada percorsa, come anticipavamo, è quella, invece, della storia mai scritta. Quindi il mettere in luce quegli eventi vissuti proprio da noi meridionali nel periodo risorgimentale e di cui si conosce ben poco. Dimenticata dai libri di storia, la ricerchiamo con il tramite (prezioso) del teatro perché senza memoria storica non c'è identità e non c'è condivisione. Così, lunedì 28.01 (per gli alunni del plesso Vico) e lunedì 04.02 (per gli alunni dei plessi Spirito Santo e Campanella), nel nostro teatro dello Spirito Santo con inizio alle 9.30, andrà in scena la commedia "Brigante se more, la storia mai scritta" sceneggiata da Davide Parrotta, presidente dell'associazione Amici del cammino di Santiago, e scaturita dal progetto teatrale "I subalterni ribelli".
Tra le cose belle che lo spirito natalizio regala nel nostro istituto, questa merita un'attenzione particolare. La classe 3C (tempo pieno) della scuola primaria Pizzuti di via Roma, insieme alle maestre Mariella Rende e Stefania Gabellini, domani mattina alle 10.30 si adopererà in un mercatino interculturale con i colori e i sapori del mondo. Lo allestiranno davanti alla scuola o all’interno, dipenderà dal tempo. Le mamme dei bambini prepareranno i dolci tipici dei loro paesi d’origine (Lituania, Ucraina, Cina,Brasile, Filippine, Inghilterra, Romania, Albania, Marocco). Gli italiani prepareranno i nostri consueti dolci calabresi. L’idea è stata quella di coinvolgere attivamente le mamme straniere e di far nascere la curiosità nei bambini di sapere come funzionano le cose altrove e soprattutto renderli consapevoli che esiste un 'altrove'.
Le mamme sono state, inoltre, intervistate dai bambini che hanno poi scritto delle piccole relazioni su come si festeggia il Natale in altri paesi e, nei paesi in in cui il Natale non c’è, che cosa accade. Insomma un progetto interculturale che, con i tempi che corrono, era doveroso organizzare. Ed è doveroso partecipare.
Io suono per gli altri è il progetto a cui ha dato il via il nostro istituto comprensivo. Piccoli gruppi musicali, formati dagli allievi della scuola secondaria di I grado, si sono esibiti trasferendo nella vita reale le competenze acquisite a scuola. Per portare, così, la musica viva in luoghi insoliti: librerie, negozi, caffè storici e reparto pediatrico dell’ospedale civile (nelle foto potete vedere l'esibizione nel reparto di Pediatria).
Da sempre, e ancor di più nella civiltà della comunicazione, la musica viene usata come strumento di aggregazione. L’obiettivo di questo progetto, oltre alla valenza didattica e formativa, è di restituire alla musica la propria semplicità: si suona per gli altri ovunque sia possibile, poiché l’importante è ciò che si dice (e quindi si pensa), non quanto grande sia la platea che ci ascolta. In questo periodo dell’anno ciò diventa una versione aggiornata della tipica strina natalizia, piccole esibizioni “a domicilio”, con un organico che va dal sestetto all’ottetto (violino, flauto, violoncello, arpa, fagotto e pianoforte), che hanno sorpreso e arricchito questo pubblico inusuale.
La storia di "Nuovo cinema paradiso" è particolare sin dal suo esordio. Fu un disastro al botteghino appena uscì esattamente trent'anni fa e, quando Tornatore ne presentò nelle sale una versione snellita sempre nel 1988, il pubblico restò tiepido e la critica fu aspra assai. Trent'anni dopo questo film, che ha poi ottenuto l'Oscar e il Golden Globe come miglior film straniero, cattura e commuove sin dalle note iniziali. E ci racconta (soprattutto alle nuove generazioni che non possono più averne la percezione) che il cinema è il Paradiso dell'anima perché incrocia la vita, la storia, le storie della vita. Nel teatro dello Spirito Santo, i ragazzi hanno partecipato a questa proiezione alla presenza anche dell'attore Marco Leonardi (nella foto) che nella pellicola interpreta il ruolo di Totò adolescente.
E' stata una settimana ricca di libri, letture, ascolto e fascino quella che si è appena conclusa. Il nostro istituto è stato particolarmente presente nella rassegna "Libriamoci" sia con la scuola primaria che secondaria. Abbiamo invaso strade e librerie, abbiamo lanciato anche un ponte ideale con Halloween festeggiando i due secoli di Frankenstein, abbiamo chiesto agli adulti quando e cosa leggessero con le nostre interviste. Qui vi mostriamo una piccola carrellata delle manifestazioni, nei link dei singoli plessi troverete tanto più materiale che possa soddisfare la curiosità di tutti.
La lettura è cibo per la mente. Entra nel vivo Libriamoci, la rassegna di lettura nelle scuole che coinvolge anche il nostro istituto. Ricco il calendario degli incontri per la primaria di Via Roma (fino al 27 incluso) che prevede incontri con l'autore (uno su tutti Miche d'Ignazio e la sua preziosa 'matita'), letture animate e le storie di fumetti con gli esperti del settore. Anche la scuola secondaria di primo grado parteciperà con una rivistazione del celebre Frankenstein quest'anno al compimento dei due secoli. 'Libriamoci su Halloween' e 'Libri al Buio' sono i titoli scelti per fare ponte anche con la celebre feste dei defunti a stelle e striscie.
Torna dal 22 al 27 ottobre in tutta Italia Libriamoci, Giornate di lettura nelle scuole. Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Miur e il Mibac - Ministero per i beni e le attività culturali - sostiene la diffusione della lettura tra gli studenti, invitando tutti gli istituti scolastici ad inserire, nelle proprie attività educative e formative, dei momenti da riservare alla lettura ad alta voce, considerata strumento fondamentale per la crescita emozionale e cognitiva dello studente.